Un raffinato pezzo finemente inciso nella complessa simbologia ancestrale del popolo Asmat.
In legno di colore scuro e molto duro, è di piccole dimensioni, cm.20 x 82 alt.x1,5 spess., in quanto destinato a essere collocato su uno dei quattro lati del focolare della famiglia nello yeu, il centro del villaggio, a protezione degli spiriti maligni.
L’artista, quasi certamente un wowipitsy, un maestro incisore in lingua Asmat, ha trasformato la raffinata incisione in un autentico bassorilievo ove l’astrattismo simbolico da corpo all’oggetto, che sembra muoversi di propria vita nei giochi di luci ed ombre creati dalle pareti in giunco e frasche e dai fuochi nei vasti ambienti comuni della casa degli uomini.
Scudo cerimoniale Asmat - particolare mantide religiosa
Il profilo sinuoso e tragico dello ainor, simbolo religioso curvilineo tipico degli scudi, che fa riferimento alla mantide religiosa, domina l’iconografia, ripetuta due volte in una iterazione rituale e feroce.
La mantide femmina che uccide il maschio staccandogli la testa dopo l’accoppiamento, è identificata come lo spirito del cacciatore di teste e simboleggia la ragione stessa di prosecuzione della propria stirpe attraverso la vendetta della morte dei cari con la caccia alle teste del nemico.
Probabilmente brandito nella jamasj pokumbu, la festa degli scudi, che fino agli anni ’50 del XX sec. preludeva a un raid a caccia di teste e ora solo simbolica.
Scudo cerimoniale Asmat - particolare volpe volante
Scudo cerimoniale Asmat - particolare terra Asmat
La scena decorativa è chiusa nella parte superiore e inferiore con il pipistrello gigante, la volpe volante, che sorvola l’intrico di alberi, mangrovie e palude melmosa caratteristico della regione Asmat.
Anche la volpe volante, che mangia solo i frutti degli alberi, è la metafora del cacciatore che si ciba del cervello dei suoi nemici.
Scudo cerimoniale Asmat - particolare Cacciatore di Teste
Lo scudo è dominato dall'immagine del guerriero fermato nel momento dell'ultimo monito prima di colpire con l'ascia che è già alzata dietro la nuca. Splendida la logica iconografica dei gesti e della posizione seduta, che si compone visivamente riprendendo il simbolo sottostante della mantide religiosa.