Il materiale ligneo straordinariamente leggero, di un nero assoluto con sfumature blu-violacee, profondamente poroso, quasi spugnoso alla vista e graffiante al tatto, conferisce a questo totem un aspetto che incute timore.
E’ scolpito nella metà inferiore del gambo di una felce arborea tipica del Pacifico Sud-Ovest, localmente chiamata black fern tree o black palm (Cyathea medullaris), che può raggiungere i 20 m. di altezza con fronde da 5 m.
Particolare del Totem dello Spirito Guardiano di Efate
Un tempo erano diffusi su tutto l’arcipelago delle Vanuatu, ora vengono scolpiti solo nelle isole di Ambryn e Malekula.
Questo totem proviene da Efate, ma non è certo in quale isola sia stato a suo tempo scolpito; quando fu acquistato stava svolgendo la sua funzione: era piantato davanti all’ingresso di un recinto, a guardia degli spiriti e a monito per gli umani. In questa funzione sono chiamati “mague” in Ambryn.
Cyathe Medullaris, Vanuatu
Rappresentano figure ancestrali, sia maschili che femminili (questa è maschile) e spesso nei rituali agiscono come “residenza” per dimorare lo spirito di un antenato.
Sono tutte accomunate dalla sagoma sproporzionata e ovoidale della testa con giganteschi occhi circolari, dilatati e sporgenti, il mento e la bocca sagomati quasi a ricordare un becco. Un ambiguo collegamento di superfici allaccia lungo le spalle la capigliatura stilizzata con una superficie obliqua sovrastante il petto quasi a segnare il volume di una barba ben curata. La posizione è semiseduta a cavalcioni di un astratto supporto che consente l’appoggio a terra del totem.
Sono anche parte integrante nelle cerimonie a sfondo sociale e rituale “Nimangki”, e il nostro, non colorato con estratti vegetali o conchiglie triturate, sta a indicare per il possessore un rango sociale medio.
Sotto, nella nostra foto scattata nel 2006, due totem ai lati estremi a protezione dell’ingresso di un villaggio presso la foce del Rentapao nell’isola di Efate, Vanuatu.
Totem presso la foce del Rentatapo, Isola di Efate, Vanuatu